#Agrirosa è Rosa Laugero.
Sulle sue spalle si contano 79 primavere ma lei preferisce identificarsi nei 51 anni in cui ha sempre scelto l’agricoltura praticata in quel di Vinadio, l’angolo della provincia di Cuneo che é casa.
Rosa ci ha provato da ragazza: si é allontanata dalla provincia, si è vista serva in terra francese, lo racconta lei stessa con l’orgoglio di chi non ha paura del lavoro. Rosa ha avuto l’opportunità di cambiare una famiglia e una storia contadina, grazie agli alti stipendi che percepiva oltre confine, dove si dilettava nelle faccende domestiche.
Ancora ragazza, donna già matura per il 1964, Rosa all’età di 25 anni abbandona il sogno di una vita diversa nel comune di Montecarlo. Il mare dalla finestra della camera dove veniva ospitata, tentava di affogare il suo bisogno di prati pascoli ed alpeggi.
Istinto e dovere tornano a galla sempre più forti, finché un giorno, Rosa torna a Vinadio.
All’amore per la montagna s’unisce l’amore per un uomo, povero come tutti i montanari dei primi anni settanta. Non c’è fame per chi sa “guadare” la terra: a volte bastano poche patate sul tavolo per sfamare cinque piccole bocche.
Lo stesso uomo, che a Rosa ha rubato il cuore, un giorno le chiederà di abbandonare Vinadio per terre più fortunate, più piane e più semplici da lavorare.
Rosa “sussurra così agli animali”, nella speranza che non volessero salire per rimanere, così come lei, a casa. Secondo quanto imposto dal marito, bisognava trascorrere l’inverno verso Fossano.
Inizia un’altra avventura: la meccanizzazione che, ad alta quota, fa rima con cultura contadina. Non contagiosa così come è stato negli altri comuni della provincia di Cuneo.A Vinadio, é il 1972: vivono stabilmente solo 5 famiglie. La maggior parte sono anziani.
Rosa combatte lo spopolamento della montagna acquistando il primo trattore.
La guida di Rosa è l’istinto di madre: garantire il futuro dei propri figli è stato il motore verso la meccanizzazione. L’evoluzione dell’uomo passa attraverso la tecnologia.
Oltre le macchine, gli uomini e le donne, di ieri e di domani.