Ricordando Giovanni Prato: un uomo, un allevatore, un custode della terra

Con grande affetto e profonda riconoscenza, vogliamo ricordare Giovanni Prato, uno dei primi allevatori ad aver abbracciato la filosofia de La Granda, contribuendo in modo significativo a renderla ciò che è oggi. La sua figura è stata un punto di riferimento silenzioso ma saldo, un esempio di coerenza, conoscenza e dedizione.


Giovanni era molto più di un allevatore: era un uomo di gentilezza e disponibilità rara, sempre pronto a condividere il suo sapere e a tendere una mano. Veterinario di formazione, possedeva una conoscenza profonda e appassionata della zootecnia, ma ciò che lo rendeva veramente speciale era la sua straordinaria sensibilità verso la natura, le erbe, le piante e i cicli della terra, grazie agli insegnamenti e collaborazioni con il prof. Andrea Cavallero.

Conosceva ogni angolo del suo territorio, ogni sfumatura di un prato, ogni stagione di un pascolo.


La sua adesione alla nostra filosofia non è stata solo una scelta professionale, ma un atto naturale, coerente con la sua visione del mondo. Credeva fermamente in un’agricoltura e in un allevamento etico, rispettoso degli animali e dei ritmi della natura, e ha sempre operato con passione e integrità.


Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo ricorda i suoi modi pacati, la sua umiltà e la capacità di parlare con profondità senza mai imporsi. Era uno di quei rari uomini capaci di lasciare un segno con la semplicità dei gesti e la forza dell’esempio.


Giovanni Prato resterà per sempre nella nostra memoria e nei nostri cuori, non solo come un pioniere de La Granda e dell’Agricoltura Simbiotica, ma come un vero custode del sapere rurale e della relazione autentica tra uomo, animale e natura.

Grazie, Giovanni, per tutto ciò che ci hai donato.