Cosa mangiano i bovini de La Granda?

L’importanza di un’alimentazione regolamentata e controllata 

Cosa mangiano i bovini: molto più di nutrizione

Cosa mangiano i bovini o, meglio, cosa dovrebbero mangiare, è una questione che tocca molti più aspetti di quanti si possa pensare. Non si tratta solo di nutrizione animale, ma di benessere, qualità della carne, sostenibilità ambientale e, in ultima analisi, di scelte che influenzano tutta la filiera alimentare. 
L’alimentazione di un bovino incide profondamente sul suo equilibrio fisico, sul funzionamento dell’apparato digerente, sulla capacità di sviluppare una buona muscolatura e persino sul profilo nutrizionale e aromatico della carne che ne deriva. Oggi, parlare di alimentazione animale significa anche interrogarsi su modelli di allevamento più consapevoli, capaci di coniugare rispetto per l’animale, salute umana e attenzione per l’ambiente. 
In questo contesto, realtà come La Granda hanno scelto di strutturare un sistema di alimentazione della mucca fondato su criteri scientifici e agricoli precisi, escludendo ogni logica intensiva.  

 

cosa mangiano i bovini

 

Cosa mangiano i bovini de La Granda per stare bene e produrre carne di qualità  

Nel 1800, il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach scriveva: “Noi siamo quel che mangiamo.”  

Lo stesso vale per gli animali. Ed è per questo che poniamo la massima attenzione a cosa mangiano i bovini: ogni capo segue una precisa alimentazione regolamentata da un Disciplinare, redatto insieme ad alcuni istituti universitari.  
Gli animali sono alimentati esclusivamente con prodotti naturali, che non derivano da scarti di lavorazione industriale, ottenuti da foraggi e cereali coltivati preferibilmente all’interno delle aziende del Consorzio, senza OGM né soia dal settimo mese di vita.  
La base dell’alimentazione dei bovini include:  

  • Fieni polifiti (preferibilmente di prati stabili), composti da un mix di erbe selezionate come trifoglio, erba medica, lupinella, festuca, mazzolina  
  • Cereali: mais, orzo  
  • Leguminose: fave, favino, pisello proteico, carrube  
  • Crusca, semi di lino e fave, utili alla digestione e al benessere ruminale secondo approcci di nutrizione funzionale  

Questa combinazione non è frutto del caso, ma il risultato di un lavoro scientifico orientato al benessere dell’animale e alla qualità finale della carne.  

 

Un’alimentazione regolamentata e controllata  

Non si tratta solo di capire cosa mangiano le mucche, ma anche di definire ciò che non è adatto alla loro dieta. Il Disciplinare adottato all’interno del Consorzio vieta esplicitamente l’utilizzo di: 

  • Soia dal settimo mese di vita  
  • Colture OGM dal settimo mese di vita 
  • Antibiotici e cortisonici dal settimo mese di vita  
  • Integratori industriali e grassi di origine animale dalla nascita 

Queste esclusioni non sono formali, ma sostanziali. L’obiettivo è garantire un’alimentazione bovina che non alteri in alcun modo l’equilibrio fisiologico dell’animale, evitando interventi che possano comprometterne la salute o la qualità della carne.  
In questo modello, ogni scelta nutrizionale è calibrata: gli alimenti per mucche non devono semplicemente “far crescere” l’animale, ma accompagnarlo in un percorso sano, lento e rispettoso, che valorizzi la genetica della razza piemontese e favorisca la maturazione naturale delle carni.  

 

Dall’alimentazione dei bovini alla qualità della carne  

L’effetto di una dieta naturale e bilanciata non si ferma al benessere dell’animale: capi nutriti in modo sano e rispettoso producono una carne più equilibrata, ricca di sapore e di qualità nutrizionale.  
Un’alimentazione bovina naturale e bilanciata favorisce la digestione e riduce significativamente lo stress metabolico, migliorandone la salute complessiva dell’animale.  
Questo approccio si riflette anche sulla qualità organolettica della carne stessa: 
ciò che si ottiene è un prodotto magro, ma gustoso, con un equilibrio ideale tra parte magra e marezzatura, ovvero la distribuzione del grasso all’interno del muscolo.  
L’alimentazione, insomma, non è solo un dettaglio tecnico: è il primo atto di cura verso il benessere dell’animale e verso chi, alla fine, porterà quella carne a tavola.  
Nutrire bene gli animali significa costruire una filiera sana, trasparente e coerente, in cui ogni scelta migliora l’esperienza del consumatore finale.  

 

Sostenibilità e biodiversità: il valore degli alimenti locali  

Definire con precisione cosa mangiano le mucche del proprio allevamento significa affrontare anche temi di grande attualità, come l’impegno per la sostenibilità ambientale. Utilizzando ingredienti locali, naturali e privi di OGM, si riducono al minimo le importazioni e gli sprechi, contribuendo allo stesso tempo a preservare la biodiversità agricola del territorio.  
Questa scelta risponde a un principio di etica e autenticità: riprendere le pratiche tradizionali dell’allevamento significa valorizzare la razza Piemontese stessa, custodendo saperi contadini antichi e un rapporto equilibrato tra uomo, animale e ambiente.  
All’interno di questo approccio, gli alimenti per mucche non sono solo una risorsa agricola, ma uno strumento per promuovere un’agricoltura circolare, radicata nel territorio, capace di generare valore senza consumo eccessivo di risorse. 

 

Cosa mangiano i bovini: una scelta culturale  

Tutto questo ha lo scopo di valorizzare il gusto autentico della carne di Fassona Piemontese, salvaguardando ambiente, benessere animale e tradizioni contadine.  
La cura dell’alimentazione bovina non è solo una pratica tecnica, ma una forma di rispetto profondo: verso l’animale, verso la terra, e verso chi consuma.  
Nutrire in questo modo significa custodire una cultura alimentare che riconosce il valore del tempo, della biodiversità e del sapere tramandato. È un approccio che si oppone alla standardizzazione, scegliendo invece la via della coerenza, della qualità e della consapevolezza.  
Parlare di cosa mangiano i bovini significa, in realtà, raccontare una visione precisa dell’allevamento: un modello in cui il nutrimento è il primo gesto di cura e la qualità della carne nasce da scelte quotidiane, concrete e trasparenti. 
L’alimentazione naturale e controllata non è solo una garanzia per la salute dell’animale: è il fondamento di una carne che rispecchia il territorio, la sostenibilità agricola e il rispetto per il consumatore. 

 

Se desideri vedere come un’alimentazione equilibrata può fare davvero la differenza, scopri i prodotti della Fassona Piemontese La Granda: visita il nostro negozio online!